La ballata di Pierrette d'Orient, Robert Doisneau, 1953
"… Una tranquilla domenica mattina arrivano due donne e una fisarmonica: "Possiamo cantare?". Una delle due, Madame Lulu, fisico tarchiato e voce alla Barthe Sylva, si limitava a fare il suo lavoro. L'altra, la fisarmonica, era proprio carina. Anche lei ci dava dentro con la sua canzone, sempre la stessa, una specie di cantilena strascicata: "Non puoi immaginare quanto ti amo", però con aria distaccata, quasi con una punta di disdegno. Attirava come una calamita, tant'è vero che per giorni e giorni seguimmo le due donne dalle Halles all'ilota Chalon, dal canale Sant-Martin alla porta della Villette.
Non ho mai capito perché si ostinassero a spigolare soldi in un universo dove le monete non sformano certo le tasche…"

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